Le nostre basi
Il porto di Salivoli
La base si trova a sole 5 miglia dall’isola d’Elba ed è una comoda località per imbarcarsi alla volta dell’arcipelago Toscano, il nuovo marina di Salivoli è un porto modernissimo, ospita 450 posti barca, servizi di doccia calda, bar e ristorante, n piccolo Market per i rifornimenti ed è a pochi passi dal centro di Piombino.
Per chi desidera invece scoprire i tesori enogastronomici e archeologici dell’entroterra Toscano, qui tutto è a portata di mano, dagli agriturismi della Maremma ai siti etruschi di Populonia, visitando le cantine dove si producono alcuni dei vini più famosi del mondo: BRUNELLO DI MONTALCINO, SASSICAIA E CHIANTI.
Percorsi consigliati
Come raggiungere la base
IN MACCHINA
Il marina di Salivoli si trova a ca. 2 km a nord di Piombino ed è raggiungibile percorrendo l’autostrada A12 Genova-Livorno-Rosignano fino alla fine della strada.
Dopo l’uscita obbligatoria di Rosignano si prosegue con la SS Aurelia seguendo le indicazioni per Piombino.
Prima di arrivare a Piombino si trova una deviazione a destra per Salivoli.
Nei pressi del Marina si trova un parcheggio custodito, dov’è possibile lasciare la macchina al costo di € 20,00 a notte.
IN TRENO
La stazione più vicina è quella di Campiglia Marittima, che si raggiunge direttamente da Pisa (da Nord) o da Roma (da Sud).
Dalla stazione il mezzo più comodo per raggiungere Salivoli è il Taxi (ca. €35,00). Altrimenti ci sono alcuni bus che collegano Piombino al Marina di Salivoli.
VI PREGHIAMO DI COMUNICARCI L’ORARIO DI ARRIVO PREVISTO E DI CONTATTARE IL RESPONSABILE DELLA BASE IN CASO DI EVENTUALI RITARDI.
Itinerari
Una settimana da Salivoli
Con una settimana a disposizione avete tutto il tempo per circumnavigare l’isola d’Elba e per lasciarvi emozionare dalla sua ricchezza geologica così unica e dalle sue specie rare di flora e fauna, a testimoniare il valore culturale e naturalistico di un territorio ponte tra il sistema sardo-corso e il continente.
Da una rada all’altra si ha la possibilità di navigare in uno dei mari più incontaminati del Mediterraneo: qui i fondali sono foreste sommerse di posidonie e coralli rossi, in mezzo ai quali nuota una varierà infinita di pesci e cetacei.
Puntando il lato Nord, la prima tappa è Portoferraio, cittadina voluta dalla dinastia dei Medici e caratterizzata dai suoi tre forti collegati da una lunga fila di bastioni.
Qui è stato recentemente rinnovato l’antico porto della Darsena Medicea, all’interno del quale Calata Mazzini, entrando a sinistra, è la parte destinata alle imbarcazioni da diporto. Non va trascurata una passeggiata in paese, alla scoperta delle tracce della vita di napoleone sull’isola.
La costa settentrionale riserva poi una grande insenatura che comprende tre celebri golfi: Enfola, La Biodola e Procchio, mete turistiche tradizionali.
Appena dietro la punta più occidentale di questa grande ansa c’è il porto di Marciana Marina, caratteristico e affascinante paesino elbano con l’immancabile torre saracena, sovrastato alle spalle del Monte Capanne, il più alto dell’isola.
Da qui una bella navigazione costiera di una decina di miglia, con la Corsica a vista, vi porta sul lato Sud, a Marina di Campo, non prima però di aver fatto un bagno nella splendida baia di Fetovaia.
Da Marina di Campo inoltre è possibile effettuare gite settimanali all’isola di Pianosa, ex colonia penale e attualmente area protetta, per visitare le sue catacombe di epoca romana e, se si è fortunati, avvistare qualche testuggine marina.
Rimangono due o tre giorni per proseguire verso Est, passando dal Golfo della Lacona e da Golfo Stella, e aggirare così il Monte Calamita, punta meridionale della vastissima zona mineraria che per decenni ha segnato l’economia dell’isola. A Porto Azzurro poi, passeggiando tra le piazzette e le botteghe, vi renderete conto del motivo per cui l’Elba è uno dei siti mineralogici più importanti del mondo. Dalle banchine di Porto Azzurro, guardando verso l’alto, si nota immediatamente Capoliveri, raggiungibile in macchina.
Questo gruppo di casette arroccate in cima alla collina offre scorci inaspettati e unici sui due golfi che domina: Golfo Stella e Porto Azzurro appunto. Rimangono una decina di miglia per attraversare il canale di Piombino e tornare a Salivoli.
Itinerari
Due settimane da Salivoli
La posizione strategica della base di Salivoli fa sì che in due settimane si possano toccare Corsica, Sardegna, e gran parte dell’arcipelago Toscano. Voglia di navigare e meteo favorevole saranno gli ingredienti in più.
La prima tappa può essere Portoferraio, con le sue fortezze medicee a fare da contorno spettacolare. Qualche miglio prima di arrivare nel golfo dell’omonimo non vi sfuggiranno le zone montuose dell’Elba nordorientale, dove ancora oggi è possibile individuare miniere di ferro dismesse lungo le pareti rocciose a Cima del Monte , sopra le insenature di Cavo e di Rio Marina.
Una veleggiata intensa con rotta Ovest vi porta a fare il balzo in Corsica. Dopo aver passato l’ultimo grande Golfo dell’Elba, che contiene le baie più piccole di Enfola, La Biodola e Procchio, Bastia è esattamente di fronte a voi, a una trentina di miglia, con il suo porto turistico perfettamente inserito nello scenario della cittadella antica.
La discesa della costa orientale della Corsica non presenta grandi attrazioni, ma una notte a Solenzara può sprezzare una navigazione piuttosto lunga.
Arrivando a Porto Vecchio, si nota immediatamente i cambiamento nel paesaggio costiero: dal litorale basso e paludoso si passa alla costa frastagliata e ricca di scogli affioranti e bassi fondali che caratterizza tutta la Corsica meridionale.
Il Canale di Porto Vecchio ne è esempio con gli isolotti delle Carbicali a segnalarne l’ingresso. In fondo ad esso un porto grande e attrezzato e in alto la rocca con i locali e i ristoranti.
Prima di arrivare nelle Bocche non si può mancare un bagno nelle rade cristalline di Santa Giulia, Rondinara o Sant’Amanza.
Appena fuori si riconosce il profilo tipico delle Bocche: le isole di Lavezzi, Piana e Cavallo vicine e Spargi, Maddalena e Caprera poco più a Sud. Le calette e le spiagge “fuori dal mondo” sono tutte qua, per non parlare dei gioielli più piccoli di S.Maria, Budelli e Razzoli.
Vi ricordiamo che l’arcipelago della Maddalena è un Parco Naturale con alcune aree interdette alla navigazione. Prima di riprendere la rotta del ritorno si può mette la prua nel fiordo di Bonifacio, ridosso protetto da rocce altissime e bianche, conosciute come le falesie.
A questo punto si può scegliere se risalire lungo la rotta di andata oppure, per chi ha ancora voglia di vela, fare una tappa di semialtura verso il Giglio, seconda Isola dell’arcipelago Toscano, dove gli approdi migliori sono il Giglio porto e Cala delle Cannelle appena sotto.
Giannutri si trova una decina di miglia a Sud-Est, con il suo fascino solitario e i resti di residenze romane: l’unico ridosso per la notte è Cala Spalmatoio. Da qui si risale definitivamente verso Salivoli, con un’eventuale sosta a Porto Azzurro.
Nelle isole dell’arcipelago Toscano non citate, Montecristo e Gorgona, è vietato avvicinarsi alla costa.